Testo

PREMESSE

Il progetto a partire dalla analisi della presenza (di ciò che c’è), ricerca fino al rinvenimento i caratteri genetici e delle forme del Luogo ponendole a fondamento dell’azione di recupero e valorizzazione dell’intero ambito. Il progetto pertanto si preoccupa di integrare in unità i singoli luoghi costituitivi che attualmente sono disconnessi e senza alcuna relazione volendo realizzare un brano urbano integrato e senza soluzioni di continuità e trasformando I LUOGHI che lo costituiscono in un omogeneo “LUOGO SIMBOLICO” significativo del grado di socialità presente nel paese. In esso si incanalerà il naturale convogliamento del flusso della socialità, agevolando significativamente la costruzione e il rafforzamento dell’identità sociale in un processo di integrazione sociale che serva a trasformare la “Collettività” in “Comunità”. (crit. Di Val. 1 “azioni di recupero urbano volte a favorire la costruzione di comunità)
Allo stesso tempo l’intervento realizzerà un polo attrattore costitutivo e integrante di una rete Sovraccomunale “finalizzata alla Creazione di un Parco Mondiale Policentrico e Diffuso dello Stile di Vita Mediterraneo”.
Il carattere sovraccomunale del polo, contribuirà al richiamo e all’ incremento dei flussi turistici.
Ciò grazie anche al fatto che la sua realizzazione agevolerà la costituzione di una rete di altri attrattori esistenti nel territorio che messi a sistema in maniera organica permetteranno appunto lo sviluppo turistico.(Crit. Di Val. 1 “fruizione turistica”)
Come si è avuto modo di dire nella prima fase, la morfologia del pendio declinava dolcemente, senza soluzione di continuità, dalla vetta di monte “S. Vito” fino alla rocca della “Terravecchia” che emergendo da esso, insediava l’acropoli col nucleo originario e generativo dell’intero organismo urbano.
Tale unitarietà è stata pesantemente compromessa dalla realizzazione di quello che è stato in seguito denominato “Viale Peppe Sorce”, a Sud del quale è stato successivamente realizzato il parco urbano e a Nord del quale , si è scavato pesantemente il terreno per creare il piano di quello che doveva essere un ambizioso “mercato coperto” e che poi più modestamente si è arrestato alla realizzazione di un semplice piano: il “Piazzale Mongibello”.
Questi elementi di frammentarietà hanno costituito il materiale da noi utilizzato nel nostro progetto che recupera l’identità di pendio a partire dal suo assetto originario.
Essi sono i segni che vengono valorizzati semanticamente come elementi essenziali a riproporre il carattere dell’ antica topografia del luogo.
Il progetto pertanto realizza “la valorizzazione dell’identità dei luoghi e(mediante) le azioni di recupero urbano (criteri di valutazione 1) e “l’integrazione delle diverse aree di intervento” (criteri di valutazione 2).
TAVOLE E SPECIFICAZIONI TECNICHE

Queste idee guida sono state dettagliate nel progetto che è stato impaginato nelle quattro tavole
Previste dal bando del concorso.

TAVOLA 1: PLANIMETRIA GENERALE

In questa tavola è riportata una planimetria di scala 1:100 che sintetizza il progetto e dà la visione complessiva degli interventi e i rapporti relazionali fra essi.
1)La Ferita Rimarginata-
L’integrazione dell’area del parco con il resto è stata attuata rendendolo completamente aperto e permeabile da ogni punto del Viale Peppe Sorce e non da una sola “porta/soglia/ ingresso” com’è attualmente.
Ciò è realizzato colmando il dislivello tra il muro di sostegno del Viale e la quota del terreno del parco con della terra rinforzata che dal piano del Viale, dove si realizzerà un camminamento leggermente rialzato rispetto al piano della strada, scenderà dolcemente a raccordarsi con le quote del terreno del parco.
Si realizzerà in tal modo il completamento della passeggiata lungo tutto il Viale che attualmente si arresta all’ingresso del parco e, allo stesso tempo, un percorso pedonale che porta direttamente all’interno del parco dove vengono razionalizzati i sentieri esistenti a formare un circuito che permette di raggiungere tutti i punti del parco e che potrà essere utilizzato come camminamento lento (per anziani, o individui a mobilità ridotta ecc..) o come pista per la corsa (Vedi Parco policentrico Mondiale: Mens Sana in corpore Sano)
Un ulteriore percorso è stato realizzato circuitando la zona del teatro da cui si diparte anche una risalita che sottopassando il Viale Peppe Sorce e il percorso pedonale di bordo, permette di connettere, il piazzale Mongibello al Parco.
L’attraversamento è reso possibile dalla realizzazione di un passaggio parzialmente ipogeo in quanto in parte è aperto al cielo in corrispondenza del viale. La realizzazione di questa apertura è stata realizzata ricalibrando l’ampia sede stradale del Viale e riducendola a due corsie. Queste hanno delle caratteristiche tali da poter essere percorse a velocità moderata, in modo da ottenere adeguate condizioni di sicurezza anche per la mobilità pedonale.
In questa tavola sono anche stati indicati degli interventi che potranno essere realizzati anche successivamente e anche per lotti funzionali distinti. (Cr. Di Val. n 5 : “delineazione di scenario di medio lungo periodo). Essi sono:
1) Completamento del parco con l’ampliamento di esso nella zona di Nord-Ovest adiacente al parco esistente. In tal modo tutto il pendio a Sud del Viale Peppe Sorce diventerebbe un’area omogenea che incrementerebbe ulteriormente le potenzialità del parco.
2) Sistemazione della zona del parco alla base della Rocca della Terravecchia:
Andrebbe in via principale realizzata l’irregimentazione delle acque fino al piano dell’Annivina e contemporaneamente si dovrebbe prevedere un agevole collegamento pedonale con il suddetto piano
3) A partire dal collegamento con il piano dell’Annivina andrebbero riqualificate le vie di accesso al Centro Storico in maniera da connetterlo intimamente al sistema Parco e alla zona Sud del Centro Urbano
4) Per completare la connessione Parco-Piazzale Mongibello-propaggine meridoniale del centro urbano (Via Bellini), che il nostro progetto realizza, andrebbe progettata la risistemazione della suddetta Via Bellini ed eventualmente della Via Ugo Foscolo, riqualificandone la pavimentazione e rendendola omogenea a quella che il progetto realizza nel Piazzale e nel Belvedere di Via Bellini

IL VERDE
Contiene altresi il progetto del verde di cui è necessario fare un ulteriore accenno.

La “foresta urbana”, intesa come “quella porzione dell’ecosistema urbano che consiste di vegetazione forestale, acqua, terreno e vita selvatica in aree densamente popolate” aiuta a definire un senso di appartenenza e di benessere in quei luoghi in cui le persone vivono, lavorano, giocano. La superficie lorda del parco urbano interessata dalla vegetazione arborea risulta essere pari a circa 3,5 ettari, in cui sono già presenti piante tipiche della macchia mediterranea quali leccio (Quercus ilex), roverella (Quercus pubescens), pini, aceri, corbezzoli, salici, cipressi,ecc. che verranno salvaguardati. L’area verde è progettata per stimolare i sensi. Si è progettato un luogo dove, attraverso i sensi, si apprezzano le piante ci sente parte integrante della natura. Si realizzeranno percorsi sensoriali: non solo piante e fiori, ma anche ombre e luci, profumi e colori, gusti e suoni. Olfatto: si è progettato un sentiero che abbiamo denominato “degli odori” in cui verranno messe a dimora varietà diverse di piante aromatiche e officinali tipiche della macchia mediterranea come il rosmarino (rosmarinus officinalis), origano (origanum vulgare), timo (thymus vulgaris L.), lavanda (lavandula angustifolia), elicriso (Helichrysum italicum subsp.), finocchietto selvatico (Foeniculum vulgare Mill), cisto, ecc. Tatto: si realizzerà un percorso tattile a piedi nudi per sentire le diverse consistenze dei materiali naturali Vista: Spazio multicolore di diverse cromature che ha come protagonista il roseto e altri fiori multicolori Udito: Alberi da fruscio, suoni del vento Gusto: Si è progettata un’ area dedicata alle principali piante da frutto e del gusto: mele, pere, albicocche, susine, pesche uva, ciliegie e anche specie e varietà tipiche siciliane in via di estinzione, come l’azzaruolo, il sorbo,il carrubbo ecc., al fine della conservazione del germoplasma e della biodiversità. Davanti ad ognuna delle suddette aree ci si potrà soffermare per ammirarle, accarezzarle e conoscerne la storia, le origini, le curiosità e l’uso in cucina grazie ad un apparato di didascalie che oltre che in italiano saranno in inglese e nel sistema braille. Nelle aree di margine al parco utilizzerà il “wildflowers” richiede una bassa manutenzione quindi è uno di quegli interventi previsto nei criteri di valutazione 4: “sostenibilità delle opere anche in prospettiva futura, tenendo conto dei costi di gestione)

– LE BRIGLIE
L’Esistenza di alcune briglie in c.a. che avrebbero dovuto irreggimentare le acque piovane ma che in effetti da tempo non assolvono più a questa funzione, viene utilizzata per realizzare un segno forte che attraverso la rimodellazione della terrà consentirà il ripristino del deflusso delle acque piovane che saranno recapitate in un piccolo invaso. L’acqua così raccolta potrà essere utilizzata per le necessità irrigue del parco.(Soluzione green per il risparmio delle risorse)
Congiuntamente si realizzerà un percorso di risalita che, sempre modellando la terra per renderne ancora più esplicita la natura, per ulteriormente rafforzare la connessione di quest’area con il Piazzale Mongibello
IL GIOCO
A rafforzare la pregnanza pogettuale che a nostro modo di vedere sono significativi in relazione ai criteri di valutazione e la creazione delle aree destinate al gioco che fanno sistema aggangiandosi al loop del teatro che li vertebra e allo stesso tempo li rende facilmente accessibili da ogni luogo.
A partire dalla rifunzionalizzazione del campo di bocce, che verrà ripristinato e dal campo il campo di calcetto che verrà leggermente spostato, si creerà una più attrezzata area per il gioco dei bambini che si insinuerà tra gli alberi esistenti instaurando con essi un intenso rapporto.
sempre in questa zona verranno installate attrezzature per l’esercizio fisico e lo sport in generale all’aperto conformi alle norme comunitarie (sbarre a tripla altezza workout full plyo box fix h 90
palestra esagonale young climb)
La creazione di questa zona, in cui potranno esercitare lo sport contemporaneamente uomini di diversa età, dalla prima infanzia assistita dai genitori, fino all’età avanzata, consentirà di integrare armonicamente un concetto inclusivo specialmente per le fasce che presentano maggiori fragilità.
(criteri di valutazione3: “riorganizzazione degli spazi in modo funzionale sia per fascia di età che per tipologia di passione”)
L’illuminazione: Sara fatto il relamping del sistema di illuminazione del Piazzale Mongibello, fornitura e posa di pali di illuminazione autosufficienti con pannello fotovoltaico e accumulo integrato per l’area del parco
Il Fotovoltaico:realizzazione di un impianto fotovoltaico da 20.00 kW e accumulo integrato da 20.00 kWh

TAVOLA 2
IL TEATRO

Presenza significativa che per noi è diventato importante materiale del progetto è il Teatro costituito dall’emiciclo della cavea che confluisce nel cerchio dell’”orchestra”.
A partire dalla struttura di questa figura abbiamo progettato un percorso che la avvolge a “loop” e che individua un’area che accoglie “IL LUOGO DELL’INCONTRO” .
Qui per riconnettere e riavvicinare il cilindro dell’orchestra, che attualmente emerge notevolmente, alla terra si è riconformato leggermente il pendio, realizzando una modellazione plastica del terreno che è stato sollevato a palpebra in modo da ottenere un ampio spazio ipogeo che avrà funzioni plurali: luogo di incontro, di riposo, di avvenimenti culturali al coperto e di momenti di convivialità ecc..
Esso sarà realizzato con una piastra in c.a. che si riconnette, senza soluzione di continuità, alla giacitura del terreno e che verrà naturalizzata ricoprendola con una coltre di terra inerbita e su cui verranno messa a dimora essenze arboree autoctone
In tal modo si riconforma in maniera naturale quest’area e si realizza una “struttura” organica e integrata nel verde del parco.
La terra riconformata, è allontanata dal corpo della “scena” a formare un’area che oltre ad aprirsi al cielo permetterà alla luce di inondare la cavità ipogea.
In questa zona , dove si trovano, alla base del cilindro della scena due servizi igienici, si realizzeranno ai lati del cilindro e completamente interrati, ulteriori due batterie di servizi distinti per sesso e dotati di servizi per portatori d’handicap.
Questo intervento costituirà il nucleo attrattore del “vivere insieme”.
La sala ipogea integrerà la funzione di teatro della cavea, in cui continueranno a svolgersi spettacoli vari e convegni all’aperto, e inoltre costituirà una piazza/luogo di incontro al coperto, luogo di riposo e della riflessione destinata a diventare anche il luogo della convivialità in cui potrà realizzarsi la cucina mediterranea (si potranno utilizzare le verdure edibili che cresceranno nell’orto) o il ritrovo degli anziani che qui potranno rilassarsi dopo una passeggiata o una partita di bocce fatta nel vicino campo che il progetto “porterà alla luce”.
(Valutazione n.1:costruzione di comunità/ Valutazione 2:”ottimale integrazione delle diverse areee di intervento”/Valutazione 3: proposte progettuali e riorganizzazione spazi in modo funzionale sia per fascia di età che per tipologia di passione)

TAVOLA 3 e 4: PIAZZALE MONGIBELLO:
Queste due tavole rappresentano il progetto del piazzale Mongibello alla scala 1:200, la prima al livello della quota + 1,00 mt. Del piazzale, mentre la seconda a quota + 1,00 della Via Bellini.
Per lo sviluppo del progetto si è cercato un principio geometrico ordinatore rinvenendolo, in riferimento alle due attuali maggiori dimensioni del piazzale. Come è esplicitato nella tavola a sua volta il rettangolo ha suggerito una maglia basata su un modulo di mt. 4.00 x mt. 4.00, tale maglia è stata utilizzata per ordinare la pavimentazione che sarà realizzata in battuto di cemento. Come è stato detto nelle premesse ,così si realizza un “piano” base dello “Spazio Flessibile e Plurale per l’incontro, socializzazione, raduno eccetera (a) – vedi legenda sezione) (Rif. Criteri di valutazione 1 -2 – 3)
La tavola rende esplicito a partire dal passaggio ipogeo che crea una intensa continuità spazio-funzionale tra il parco e il piazzale (c) (Cr.Val. 1:”valorizzazione dei luoghi e azione di recupero urbano”; Cr. Val. 2 “integrazioni delle diverse aree di intervento”; Cr. Val. 3 “riorganizzazione spazi in modo funzionale.”) il percorso di risalita che dalla propaggine Sud del parco attraverso il passaggio ipogeo (che rende sicuro l’attraversamento del Viale) si dipana lungo tutto il bordo del piazzale e sino alla Via Bellini dove è stato realizzato un luogo di “visione” sul paesaggio.
(L’intero parco, e oltre…Terravecchia, Sutera, Monte Caccione ecc).
Il bordo è stato rafforzato, perché la risalita verrà realizzata all’interno “di un camminamento murario” che mitiga l’effetto “muro di sostegno” essendo quello esistente diventato lo sfondo per la figura del muro triangolare che da quota zero si innalza fino alla quota di Via Bellini.
Nella parte dove il rafforzamento assume un notevole spessore. Esso viene scavato per ricavare uno spazio in cui sono realizzati i servizi igienici e l’alloggiamento per il servizio di bike sharing, sia per normodotati che per diversamente abili, nonché la messa in opere di colonnine di ricarica Cr. Val. 3: “scelte con una caratterizzazione legata alla transizione ecologica)
Nelle tavole sono riportate la sezioni e i prospetti che esplicitano il rafforzamento delle relazioni e l’addensamento unitario in unica zona di quest’ambito.

DISEGNI